In quella bara c’è William Di Gianfrancesco, un uomo buono.
Mio cugino, ma soprattutto il figlio di Paola, il fratello di Sara, il ragazzo di Simona lo zio di Davide, il nipote di Rosanna, Marilena, Tonino e Gianni, il cugino, il vicino di casa, il collega, il compaesano, l’amico…
In quella bara c’è un pezzo di tutti noi. Un pezzo grande.
Grazie a tutti di essere venuti. William sta sorridendo ad ognuno di voi, vi sta salutando uno ad uno. Come faceva lui. Ti arrivava prima il sorriso, poi le parole.
La morte non può toglierci il ricordo, l’amore e l’orgoglio di averlo conosciuto. William era un miracolo della natura, bontà allo stato puro.
Dio perché ce lo hai tolto? Ma anche, Dio, grazie per avercelo dato.
Grazie Zia Paola per i sacrifici che hai fatto per crescere William e farne l’uomo buono che abbiamo tutti conosciuto.
In quella bara c’e il corpo di William Di Gianfrancesco, ma l’uomo buono che abbiamo conosciuto è dentro ognuno di noi.
La morte non potrà portarci via il pezzo di William che abbiamo dentro di noi.
Zio Tonino lo chiamava fessacchiotto. Era il nostro fessacchiotto.
William si preoccupava di tutti, salutava tutti, voleva bene a tutti. Non portava mai rancore a nessuno. Era premuroso come nessuno al mondo con la propria madre. Si prendeva cura della sorella e del nipote. Ormai molto malato non ha voluto sentire ragioni ed è voluto andare a trovare Zio Franco in ospedale. Gli voleva bene. Voleva bene a tutti noi.
Prima di morire ha chiesto al medico come stava l’anziana zia del dottore. Si preoccupava di tutti. Amava tutti.
In un mondo complicato William era semplice. O forse era semplicemente William, il nostro William.
Dovremmo essere tutti come era lui. Non portarci rancore, darci la mano stringendola forte, volerci bene, salutarci tutti, non aver paura di dirci “ti voglio bene”, essere felici nelle piccole cose, mettere l’altro prima di noi. Pensare a dare e non a ricevere.
Parlare poco, amare tanto. Parlare con tutti, non litigare con nessuno.
Il mondo sarebbe un posto migliore se fossimo tutti più simili a William.
Nel Vangelo è scritto: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.
Abbiamo visto l’amore di William. Oggi, tra poco, seppelliremo il suo corpo ma il suo amore sarà sempre con noi. Lo ricorderò cercando di assomigliargli un po’ sapendo che purtroppo non riuscirò mai ad essere buono come era lui. Mi sforzerò di far brillare quel pezzo di william che mi porto dentro. William è in ognuno di noi. Facciamolo brillare e il mondo sarà meno buio.
Ciao William, un uomo buono.