Mi piacerebbe tornare indietro. Alle medie, credo. O forse ai primi anni delle superiori. Mi piacerebbe tornare indietro e rifare un tema che scrissi tanti anni fa.
Mi piacerebbe riscrivere il tema su: “Il mio eroe preferito”.
Mi piacerebbe tornare indietro e scrivere di mia moglie e di cosa le ho visto fare oggi. Del suo smisurato coraggio, talmente tanto smisurato che ha fatto sembrare persino me meno vigliacco di quanto io sia, semplicemente perché l’ho seguita.
Mi piacerebbe tornare indietro e descrivere il mio eroe preferito mentre senza prendersi nessun merito mi sorride tra una spinta e l’altra. Mi piacerebbe tanto tornare indietro, scrivere:
Tema. Il mio eroe. Svolgimento. Il mio eroe più grande e preferito sarà mia moglie. Non la conosco ancora, ma la conoscerò e mi prenderà per mano portandomi dove non oso neppure immaginare.
Mi piacerebbe raccontarvi la storia del mio eroe, che è andato dove non so, ha preso tutta la mia felicità e – oggi – me l’ha portata.
Mi piacerebbe tornare indietro e rivivere per sempre questa giornata. Forse mia moglie non sarebbe d’accordo. Come tutti gli eroi, quelli veri, non rimane a raccogliere onori, ma si prepara alle battaglie di domani.
Mi piacerebbe saper raccontare cosa significa avere il cuore gonfio di gioia guardando tua moglie che tiene in braccio tua figlia.
Mi piacerebbe tanto, ma non so farlo. Ma forse non serve perché l’avete già capito.
Il mio eroe preferito si chiama Lavinia, la madre di mia figlia: Alice.
Sentirete molto parlare di loro, perché io – sono sicuro – non smetterò mai di farlo.
P.S.
Oggi, il mio eroe non ha versato una lacrima per tutto il tempo. Ma solo alla fine, quando le ho detto: “Alice, ti presento la Mamma”. Come tutti gli eroi, durante la battaglia non cede di un millimetro. Come tutti i veri grandi eroi! Vi regalo la foto di quel momento. Il più bello della mia vita.