Imprenditori, dove sono finite creatività e visione?  

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Quando ero piccolo vedevo le cose, forse, meglio di come le veda oggi. Oggi, troppe sovrastrutture mi impediscono di vedere le cose bene.

Quando ero piccolo ero convinto che per fare “l’imprenditore” servissero due cose: una buona idea e il coraggio di investirci i soldi. Di conseguenza, gli ingredienti per fare un grande imprenditore erano: idea, coraggio e risorse economiche.

Oggi, frequento tanti imprenditori. Ne conosco moltissimi. Ho scoperto che la maggior parte non ha centrato il successo su idee e coraggio, quanto – piuttosto – sulla loro capacità di problem solving.

Diciamo che se da piccolo avrei detto che la creatività fosse la caratteristica principale degli imprenditori oggi scopro che è il problem solving.

Mi sono sbagliato da piccolo? No, non credo proprio.

Ho imparato che in Italia, il sistema culturale/sociale, premia (con la sopravvivenza) gli imprenditori che riescono a risolvere i 1000 problemi quotidiani a cui lo Stato li sottopone (quotidianamente).

Fare impresa in Italia è – purtroppo – soprattutto risolvere problemi burocratici e funzionali. C’è poco spazio per le idee, ancora meno per la visione.

Avere idea e coraggio ma non avere la capacità di fare fronte alla burocrazia produce morte certa dell’impresa.

Rendere la vita difficile agli imprenditori è una delle cose più stupide che un paese possa fare.

Bisogna cambiare rotta. Aiutare idee e coraggio a crescere e produrre buone imprese.

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