Lo so che sono ripetitivo, ma se mi chiedete quale è stato il fatto più straordinario del 1977? Beh, io non ho dubbi: l’inizio della missione interstellare Voyager 1. Missione interstellare, capite? Oggi Voyager 1 è a 19.603.216.734 km dalla terra e si trova nello spazio interstellare. Dentro il Voyager un disco d’oro con musiche e suoni della terra. La missione di Voyager 1 (oggi) è di incontrare altre forme di vita e di portare il saluto del nostro pianeta. Tra i tanti messaggi, il suono di un bacio di una mamma al suo bambino!
Delle tantissime cose, una di quelle che mi piace di più della missione Voyager 1 è il discorso di Jimmy Carter, l’allora Presidente degli Stati Uniti d’America. Carter ipotizzava una unica civiltà globale e offriva un “regalo” a chi avrebbe trovato il Voyager: suoni, pensieri e sentimenti da un piccolo pianeta.
Se avete un minuto di tempo leggetelo, vi ricorderà che siamo destinati a grandi cose e non a piccoli problemi.
«Questa nave spaziale Voyager è stata costruita dagli Stati Uniti d’America. Siamo una comunità di 240 milioni di esseri umani da oltre 4 miliardi di abitanti del pianeta Terra.
Noi esseri umani siamo ancora divisi in nazioni, ma queste nazioni stanno rapidamente diventando una unica civiltà globale. Noi lanciamo questo messaggio nel cosmo. È probabile che continui ad esistere anche per un miliardo di anni nel nostro futuro, quando la nostra civiltà potrebbe essere profondamente cambiata e la superficie della Terra ampiamente modificata. Dei 200 miliardi di stelle nella galassia della Via Lattea, alcune — forse molte — potrebbero avere pianeti abitati e civiltà in grado di esplorare lo spazio. Se una di queste civiltà intercetta la Voyager e riesce a comprendere il contenuto di questa registrazione, ecco il nostro messaggio: “Questo è un regalo di un piccolo e distante pianeta, un frammento dei nostri suoni, della nostra scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri pensieri e sentimenti. Stiamo cercando di sopravvivere ai nostri tempi, ma potremmo farlo nei vostri. Noi speriamo un giorno, dopo aver risolto i problemi che stiamo affrontando, di congiungerci in una comunità di civiltà galattiche. Questa registrazione rappresenta la nostra speranza, la nostra determinazione e la nostra buona volontà in un vasto ed impressionante universo.»