Sono sicuro che non vincerò il premio “Padre dell’anno 2015”. Solo perché – ancora una volta – non ho inviato la mia candidatura. Scherzo, ci provo ad essere un buon padre, ma non garantisco di riuscirci sempre. Però, come molti di voi, in un mare di incertezze, dubbi e debolezze ho qualche punto fermo nell’educazione di mia figlia. Uno di questi è: “In vacanza non ci si lamenta mai!” Lo ripeto – e lo faccio ripetere ad Alice – come un mantra, tutti i giorni, durante le vacanze. Probabilmente, se dovessi scegliere 10 cose che vorrei che le rimanessero di me, questa è una di quelle.
Le vacanze sono un lusso, forse il principale, di molte coppie di amici della mia generazione. Riuscire a potersi permettere di fare un viaggio, all’estero magari, è una vera impresa che richiede incredibili acrobazie e alcune rinunce. Molte persone che conosco non possono permettersi le vacanze, ancor meno di fare un viaggio.
Personalmente, la mia principale fonte di apprendimento sul mondo e di conoscenza su di me è stata il viaggio. Vedere dei posti mi ha aiutato a conoscermi meglio e a scoprire quella meraviglia assoluta che è il mondo. Chi viaggia ha una marcia in più!
Vorrei che mia figlia apprezzasse viaggiare, non so se ci riuscirò, ma prima di tutto vorrei che capisse che passare le vacanze a lamentarsi di cosa non va è la cosa più stupida che una persona possa fare. Per rispetto: verso chi vorrebbe ma non può farlo e per quello straordinario maestro di vita che è viaggiare.
Girando il mondo, di italiani in giro se ne vedono parecchi e la caratteristica che li accomuna è la lamentela continua rispetto a quello che non funziona e a quello che manca di casa propria.
Dalle vacanze più estreme a quelle più tradizionali ho sempre ascoltato italiani impegnati nell’arte della lamentela. Sul cibo, gli hotel, i mezzi di trasporto, l’atteggiamento delle persone del luogo, i prezzi, i ritardi, gli odori, le temperature, il clima, le distanze…
Vorrei che mia figlia Alice non si unisse a questo coro. Che imparasse la regola aurea della vacanza perfetta: Non lamentarsi mai! Guardare gli aspetti positivi di ciascun posto e non avere spazio, negli occhi e nella testa per le cose negative.
Vorrei che mia figlia recensisse, su tripadvisor, l’Hotel Tutto il Mondo, mettendo 5 stelle.