Ho sentito parlare per la prima volta di Ivan Illich all’università. A lezione, dal Prof. Gérard Lutte. Un accesso su “descolarizzare la società”. Poi comprai i suoi libri e scoprii concetti nuovi come la convivialità.
Leggere Illich non è facile, anzi direi proprio che è difficile. Si ha la sensazione di leggere un testo proveniente da un altro mondo dove la propria logica, semantica e cognizione del mondo funzionano poco. Rileggere Illich significa leggere ogni volta un libro nuovo. Illich è di grandissima modernità. Le sue teorie – forse estreme –sulla deistituzionalizzazione sono modernissime. Soprattutto oggi che il modello capitalistico è in crisi, leggere le sue critiche ai modelli centrati sui bisogni può essere illuminante. Per questo motivo, in ufficio, gli abbiamo intitolato una delle nostre aule. Un piccolissimo omaggio ad un uomo grandissimo.