In Italia c’è molta corruzione. Nessuno meglio di chi frequenta il mondo degli appalti pubblici lo sa.
Molti appalti pubblici sembrano essere truccati a vantaggio di una o di un’altra ditta. Anche solo il sospetto, purché sbagliato, lede l’immagine di chi ci lavora e di chi da il lavoro.
La soluzione è semplice. Si chiama trasparenza.
Basterebbe avere un sito web unico in cui vengono pubblicizzati tutti gli appalti pubblici assegnati in Italia dove cliccando sull’appalto si veda anche chi l’ha vinto, con che giudizi e chi c’era in commissione.
Basterebbe che il sito evidenziasse, facilmente, alcune statistiche. Ad esempio, cliccando sul nome di un commissario vedere chi ha vinto in passato con lui per vedere se ci sono “strane” ricorrenze. Oppure direttamente sulla stazione appaltante. Similmente, cliccando sulla ditta si vedrebbe subito se – stranamente – si classifica 13° o 20° in altri enti pubblici e magari in altri arriva sempre prima.
La trasparenza è il miglior rimedio in un paese troppo opaco.